LAOTSE
POSIZIONE 3° SERIE B EST EUROPA
DATA ISCRIZIONE 04/12/2019
ULTIMO ACCESSO 02/04/2025 alle ore 08:40
ANNI73
CITTA'VIGALZANO
REGIONETRENTINO ALTO ADIGE
SQUADRA PRIMAVERA
DATI ECONOMICO-STATISTICI
STIPENDI 479.768
SPONSOR 310.000
VALORE SQUADRA 17.568.600
ETA' MEDIA GIOCATORI 30.1
LIVELLO SQUADRA
MEDIA TOP 11 875
LA STELLA EDGAR GALAVIS DS 942
RANKING MONDIALE 131° POSTO
RANKING CONTINENTALE 16° POSTO
31/03/2025 - 4^ GIORNATA

ATLETICO SGM

4-5-1
236
0 - 0

LAOTSE

4-4-2
237
02/04/2025 - 5^ GIORNATA

STELLA VERDE

3-5-2
249
3 - 2

LAOTSE

4-4-2
243
04/04/2025 - 6^ GIORNATA
07/04/2025 - 7^ GIORNATA
COMUNICATI STAMPA
31/03/2025 - Assente Gamparini
Stupore tra i giornalisti assiepati nel cortile della villa presidenziale per l’inattesa mancanza di urla furiose e vuoti di bottiglia, provenienti dalla finestra del secondo piano, dopo il primo passo falso del Lao Tse. A svelare l’arcano provvedeva una quanto mai in forma Ernesta Tuttabaci in attillatissimo tubino rosso-passione (seriusciteanondistravifatepuredomande), apparsa dal portone d’entrata dell’edificio:
“Il nostro amatissimo presidente si trova in viaggio di lavoro assieme al nostro nuovo socio e sponsor Gustavo Quartini.”
“I lavori si svolgono nelle cantine della Borgogna o del Bordeaux?”
Risate.
“Prima di partire il nostro presidente mi ha incaricato di riferire la sua personale soddisfazione per i risultati del Lao Tse.”
“Evidentemente non è al corrente del risultato di oggi altrimenti i vuoti di bottiglia sarebbero arrivati dal cancello di accesso.”
Risate.
Chi non era in viaggio di piacere, né tantomeno di lavoro, era un Fresconi, titolare della Birreria “4 Boccali” sede del Lao Tse Fan Club, stipata di tifosi, quanto mai impegnato a servire chiare e scure.
I cori dei presenti, che dopo i primi giri di tozzole, inneggiavano al ritorno della squadra in prima serie e a improbabili conquiste di coppe, si facevano, con i giri successivi, via via sempre più ameni. La chiusura del locale avveniva mentre un gruppo di tifosi stava offrendo la un’interpretazione sgangherata della canzoncina resa famosa da Proietti: “Ai romani piaceva la biga…”
Chi, a intraprendere viaggi di qualsiasi genere non ci pensava nemmeno lontanamente, era l’anziano tifoso del Lao Tse, quanto mai ancorato alla sua sedia, davanti l’uscio di casa, dalla quale, sventolando una copia della “Gazzetta de Noantri” lanciava le sue invettive attorniato da divertiti passanti:
“Avete letto come questi scribacchini corrono in soccorso delle nostre gaie donzelle giustificandole dopo che, reduci da una mezza figuraccia , sgambettavano per il campo dopo la partita a caccia di appalusi anziché vergognarsi e chiedere scusa ai tifosi. Come se i generali romani dopo la battaglia di Tindari contro i cartaginesi finita con un nulla di fatto si fossero rivolti ai loro soldati : "mi raccomando quando rientriamo in città facciamo finta che abbiamo vinto."
Ai miei tempi, eravamo nel marzo del ’38, dopo tre vittorie ottenemmo un pareggio risicato contro il Lupa Capitolina. Rientrati negli spogliatoi ad attenderci c’era l’allenatore Bombacci :
“C’è ben da attendersi che voi signori, avendo vinte le partite precedenti, riteniate senz’altro di non dovervi rimproverare nulla o comunque non più di tanto per questo risultato di oggi. Devo ammettere che la cosa potrebbe starci, ma solo se io avessi a che fare con personcine normali e non con dei pezzi di quadrupede. Se io assecondassi simile pensiero voi le prossime gare entrereste in campo con già la convinzione che in fin dei conti, ogni tanto un pareggino ci può stare, e con l’andare del tempo magari, se reduci da un paio di vittorie, pure qualche sconfitta. Capite bene come questo sarebbe compromettente per l’intera stagione. Ora, poiché voi non pensiate che io sia senza cuore e non tenga in considerazione il fatto che in fondo si tratta del primo, e finora unico passo falso, non vi propinerò i 40 giri del campo che a fine partita mi ero ripromesso di affibbiarvi.”
I giri del campo di corsa che dovemmo compiere prima di entrare in doccia in effetti furono solo 30.
Chi si metteva in un seppur breve viaggio, ovvero dalla redazione allo stadio per la rituale intervista a Mi Son Khi, era un Remo Sarcastico ancora incerto, ma speranzoso dopo l’ultimo risultato, se scommettere o meno sulla mancata promozione del Lao Tse.
“Mister un primo passo falso?”
“Dice il saggio: Non puoi avere un domani migliore se continui a pensare a ieri.”
Mentre un serafico Mi Son Ki si allontanava sulla sua due ruote, non prima di aver elargito un solare sorriso, l’inviato della “Gazzetta de Noantri” commentava:
“Con un simile demente alla guida quasi quasi io un sommessa la piazzerei.”
Noi non abbiamo in programma alcun viaggio né di piacere né per lavoro; ci limitiamo quindi, dopo aver adempiuto al nostro dovere di cronaca, a concederci il rituale brindisi per l’occasione a base di un eccellente Bandol rosé 2023 Chateau Croix d’Allons.


24/03/2025 - Serata con rinfresco a villa Gamparini.
Serata con rinfresco per presentare le novità in vista della prossima stagione. Permesso e budget per poterla organizzare, una perspicace Ernesta Tuttabaci, l’otteneva approfittando di un momento di particolare euforia di Gamparini. Si vocifera che il Presidente, contrariamente a precedenti illazioni, non solo non abbia ceduto il Lao Tse, ma abbia acquisito un socio, l’imprenditore Gustavo Quartini, il quale, per festeggiare l’avvenimento, si sarebbe presentato con una bottiglia di Romanee Conti Grand Cru del 1990, motivo dell’ euforia di Gamparini. Si dice anche che il suo sommelier personale, dopo aver versato il prezioso liquido ai due si sarebbe confidato con un cameriere:
“ Questi due megalomani ubriaconi si scolano 28000 euro in meno di mezz’ora e se avessi sostituito il contenuto della bottiglia con un Pinot nero del supermercato manco se ne sarebbero accorti.
Sul palco, per dare il via alla serata, saliva ancheggiando una prosperosa Ernesta Tuttabaci in aderente tubino blu notte (sevidistraetec’èpiùdiunaragionevicapisco):
“Per prima cosa vi porto i saluti del nostro amatissimo presidente e del nostro nuovo socio e sponsor l’ingegner Gustavo Quartini”
Dalla sala:
“D’ora in poi Settedecimi.”
Risate
Dalla sala:
“Ma possibile che Gamparini non si faccia mai vedere?”
“Il nostro presidente è occupato in riunione per prendere le ultime decisioni prima dell’inizio del campionato.”
“Cioè con quali vini fare le prossime sbronze?”
Risate in sala.
Il nostro caro presidente ha assunto un nuovo direttore tecnico che vi presento, il dottor Primo Dalfondo che sostituirà il dottor Affaracci :
“Ringrazio il presidente per la fiducia. Noi si sta già lavorando per rinforzare e ringiovanire la squadra.”
“Perché? La prossima stagione intendete iscriverla al campionato primavera?”
Risate.
“Speriamo non sia stato scelto per il nome...”
Risate.
“Avete cacciato l’allenatore?”
“Il signor Mi Son Ki sarà ancora dei nostri. Siamo certi che ci riporterà in serie A.”
“Nel campionato di Tai Chi?”
Risate in sala.
Da voci di corridoio, sembra che la stessa Ernesta Tuttabaci ne abbia ottenuto da Gamparini la riconferma, con l’aiuto di una bottiglia di Chambertin Grand Cru 2000 di Armand Rousseau, spacciata come omaggio. consegnatale da Enautergot che avrebbe chiosato:
“Tanto quello sbevazzone manco sa quante bottiglie ha in cantina.”
“Mister Tai Chi si trova in Tibet per un periodo di meditazione ma ha confermato che sarà presente per l’inizio del campionato. Assieme al suo saluto ci ha inviato queste bellissime, commoventi parole: dice il saggio: A volte la tua gioia è la fonte del tuo sorriso, ma a volte anche il tuo sorriso può essere fonte della tua gioia.”
Dalla sala:
“Ecco, dopo questa siamo praticamente in serie A.”
Risate.
Era poi la volta del ragionier Calcoletti che dopo essere salito sul palco con alcuni faldoni di scartoffie per illustrare il bilancio se ne doveva ridiscendere senza nemmeno riuscire ad aprire il primo.
“Leggeteli a casa o in birreria!”
Il commento più gentile accompagnato dai fischi.
Provvedeva Ernesta Tuttabaci, risalita con il suo sinuoso incedere sul palco, a placare gli animi riattirando l’attenzione su di se (rifatevipuregliocchilacosaonmiturbaanzi), dando ordine di servire il rinfresco a base di prosecchino e stuzzichini e dando il via alle danze con il locale gruppo musicale “Le Caure”.
Noi, espletato il nostro dovere di cronaca, ci uniamo idealmente al rinfresco, con un brindisi di buon auspicio per il campionato che va ad iniziare. Naturalmente, ci guardiamo bene dall’utilizzare un analogo prosecchino. Il nostro liquido enoico, per la circostanza, è un gustosissimo Cornas 2015 di Jaboulet Ajne.


15/03/2025 - c'è poco da ridere...
Mentre Ernesto Enautergot, sommelier privato del presidente, era impegnato a fare la spola tra la cantina e la saletta privata rifornendo gli ospiti di Gamparini, ovvero l’avvocato Onesto Perigonzi, il commercialista Beato Sebecco e alcuni altri individui non meglio identificati, di Chateau Ausone del 2000 e Montachet Grand Cru 2016 di Comtes Lafon (tra gli ospiti sembra ci fosse una esponente del gentil sesso “per me solo Chardonnay!”) una pimpante Ernesta Tuttabaci in aderenti fuseaux verde smeraldo e in aderentissima camicetta giallo canarino (fatepuredomandemac’èdimegliodavedere) intratteneva un gruppo di inviati della stampa:
“Cosa intende fare Gamparini dopo la retrocessione in B in vista della prossima stagione?”
“Il nostro caro presidente è impegnato in importanti riunioni nel corso delle quali verranno prese decisioni in merito.”
“Sono vere le voci di una cordata per rilevare il Lao Tse?”
“Non mi risulta che il presidente abbia comperato delle funi.”
“Ecco, credevo che bevesse solo Gamparini…”
Risate dei presenti.
“ Una cordata per comprare il Lao Tse signorina non per issarlo sulle cime di Lavaredo.”
“Non si conoscono ancora le decisioni in merito ma non credo che il nostro carissimo presidente abbandoni la squadra ora che è retrocessa in serie B”
“Forse perché in B qualche partita la vince e può scolare qualche bottiglia in più…”
Risate tra gli astanti.
“Il presidente mi ha autorizzata a convocare una conferenza stampa con rinfresco in cui saranno comunicate le decisioni e i programmi per la prossima stagione.”
“Avvisi Gamparini che all’Eurospin c’è un offerta di prosecchino…”
Risate.
Chi aveva poco da ridere, oltre ai tifosi delusi per la retrocessione e con la birreria “4 Boccali” sede del Lao Tse Fan Club chiusa, (Fresconi volato ai Caraibi a caccia di “Birre locali”), erano il DT Affaracci e il ragionier Calcoletti in attesa di conoscere il loro destino. Mentre il primo non aveva messo più piedi fuori dal suo rifugio ovvero il Night Club locale “La Passerina”, il secondo, con il 4 Boccali chiuso, aveva trovato rifugio presso una bettola di periferia detta “Bar Dracca" dove importunava con i suoi sproloqui l’incolpevole cameriere:
“…hic io avevo hic proposto hic di comprare hic Dekateleare hic ma hic quel taccagno hic pensa hic solo a bere hic ma hic signorina hic non la vada hic a dire hic una sera in trincea hic eravamo sulle rive hic del Don hic sentimmo hic un colpo sordo hicc e vedemmo un nostro hic commilitone stramazzare a terra hic il capitano hic gridò: i russi sparano tutti fuori hic all’attacco hic uscimmo hic dalle trincee lanciandoci nei campi hic dove vagammo hic a vanvera tutta la notte hic solo al mattino hic rientrati in trincea hic scoprimmo che il nostro hic commilitone era stato colpito hic hic da un pugno violento del suo vicino hic al quale hic aveva rubato hic una scatoletta hic di sardine hic signorina hic versi da bere hic non vede che il hic bicchiere è vuoto? hic…”
Non aveva alcuna inclinazione al riso l’anziano tifoso del Lao Tse che pure a campionato finito trovava il modo per lanciare le sue invettive, sventolando copia della Gazzetta de Noantri e intrattenendo i passanti:
“…avete letto come questi scribacchini non solo corrono dietro alle nostre gaie signorinelle che, invece di vergognarsi per i pessimi risultati dell’ultimo campionato se ne vanno a sollazzarsi su qualche spiaggia esotica, ma li giustificano pure. Come se Lucio Postumio Albino dopo la sconfitta nella battaglia della Selva Latina sen ne fosse andato tranquillamente a prendere il sole per qualche settimana in dolce compagnia a Fregene.
Ai miei tempi, eravamo nel marzo del ’38, dopo l’ultima partita di campionato, ormai retrocessi, rientrammo negli spogliato. Ad attenderci c’era l’allenatore Bombacci:
“Ora immagino che voi vi attendiate il “rompete le righe” per correre difilato a godervi la pausa post campionato in qualche luogo ameno; magari in compagnia di qualche piacevole donzella. Magari sognate pure di trovare al vostro ritorno un nuovo allenatore avendo il sottoscritto interpretato il ruolo di capro espiatorio per tutte le figuracce fatte nell’ultima stagione. Ammetto che la cosa di per sé è quantomeno comprensibile e non posso certo biasimarvi solo per aver concepito un simile umano desiderio. Purtroppo per voi, a me non è ancora pervenuta alcuna comunicazione di esonero e vige ancora il contratto con la società che deroga a me le decisioni in merito alla conduzione della squadra.
Ci fu concesso un giorno di riposo e poi in ritiro: campeggio in tenda su un altopiano con marce, zaino in spalla, sule cime adiacenti.
Da ridere aveva Remo Sarcastico mentre con la consorte si recava in un mobilificio del luogo a ordinare la nuova camera da letto grazie alla vincita con le puntate fatte sulla retrocessione del Lao Tse:
"Pazienza, il tinello dopo il prossimo campionato."
Meno da ridere aveva Ciro Pennetta che doveva, suo malgrado, effettuare la consueta intervista a Mi Son Ki:
“Mister, la squadra è in serie B. Lei dove sarà la prossima stagione?”
“Dice il saggio: Non potrete mai chiamare il vento, ma potete lasciare la finestra aperta.”
Mentre un serafico Mi son Ki si allontanava sul suo velocipede destinazione aeroporto per poi volare in Tibet, uno stravolto Ciro Pennetta stramazzava, non bastando a salvarlo nemmeno il pensiero che si trattava dell’ultima intervista stagionale. Sembra che, mentre veniva soccorso, con lo sguardo fisso ripetesse: “io signori vi posso dimostrare che un triangolo può avere quattro lati.”
Noi non abbiamo motivo ne di ridere ne di dimostrare alcunché ma limitarci al nostro dovere di cronaca e concederci un brindisi di buon auspicio per il prossimo campionato (per l’occasione non badiamo, si fa per dire, a spese) a base di un gustosissimo Gevrey Chambertin 2017 del mitico Claude Dugat


11/03/2025 - Ormai da parecchie giornate...
Ornai da parecchie giornate, un inviperito Gamparini, risulta barricato nelle sue stanze alle quali hanno accesso oltre al suo sommelier personale Gofredo Enautergot, l’addetta alle relazioni Ernesta Tuttabaci e un numero ristrettissimo di collaboratori tra i quali l’avvocato di fiducia del presidente Onesto Perigonzi. Si vocifera di manovre serrate per mettere in vendita il Lao Tse. Vi terremo informati in merito.
Da parecchie giornate, latitanti pure il DT Affaracci e il ragionier Calcoletti. Il primo ormai ospite in pianta stabile del locale night club “La Passerina” dove avrebbe una tresca con la maitresse Jole Credenziali, il secondo risulterebbe aggrappato al bancone di mescita della birreria “4 Boccali”, ormai da giorni semideserta, a sproloquiare rivolto a un melanconico Fresconi i pensieri del quale vagavano per caraibici paesaggi animati da favolose “birre scure”:
“…hic la prossima stagione hic avremo hic Gasperini come allenatore hic manca hic solo la firma hic la polenta taragna hic si fa con la farina hic di mais e hic quella di grano hic saraceno hic e poi ci si mette dentro hic il formaggio hic che deve essere saporito hic mia nonna Carolina ci metteva hic del Puzzone di Moena hic e poi la serviva hic con lo spezzatino hic di cinghiale hic ed era così buona hic che sotto hic la finestra hic si radunava la gente hic solo per sentirne hic almeno il profumo hic lei signorina hic la sa fare hic la polenta taragna hic ora mi versi hic da bere hic non vede hic che il bicchiere è vuoto? Hic…”
Da parecchie giornate, stadio casalingo semivuoto causa sciopero delle tifoserie. Corteo di protesta sotto la villa presidenziale al grido: “ vogliamo parlare col presidente!”, affrontato da un’indomita Ernesta Tuttabaci, per l’occasione in aderente completino: maglietta e calzoncini ufficiali del Lao Tse, (lasciateperdereguardatepiuttostoqui):
“Il nostro caro presidente è trattenuto da importanti impegni. Mi ha incaricato di riportare la sua completa solidarietà alla vostra protesta e comunicarvi che prenderà drastiche decisioni in merito al comportamento della squadra e dello staff tecnico.”
Un tifoso:
“Che “impegno” si sta scolando adesso?”
Risate e fischi.
Chi non cambiava le sue abitudini, non da parecchie giornate ma da sempre, era l’anziano tifoso del Lao Tse che, dalla sua sedia davanti all'uscio di casa, sventolando copia della “Gazzetta de Noantri”, non mancava di intrattenere i passanti con i suoi commenti salaci:
“…avete letto come questi improbabili scribacchini si arrabattano e si arrampicano sugli specchi per giustificare le nostre leggiadre donzelle e le loro figuracce tirando in ballo lo scarso sostegno da parte dei tifosi? Come se Lucio Cornelio Scipione dopo averle prese dai Sanniti a Camerino si fosse presentato in senato lamentandosi e affibbiando la colpa della sconfitta ai romani perché non avevano fatto la ola.
Ai miei tempi, eravamo nel marzo del ’38, ormai matematicamente retrocessi, rientrammo negli spogliatoi dopo l’ennesima sconfitta contro la Orazio Coclite. Ad attenderci negli spogliatoi c’era l’allenatore Bombacci mani sui fianchi. Dopo averci schierati e squadrati in silenzio per un buon quarto d’ora, prese la parola:
“Immagino che voi considerando inevitabile la retrocessione ormai da alcune giornate, riteniate che una sconfitta in più o in meno faccia poca o nessuna differenza. Questo, da un punto di vista matematico non fa una grinza, ma solo dal punto di vista matematico. Sei io accettassi questo approccio di pensiero, si farebbe largo l’idea non solo che potete benissimo perdere pure la prossima partita, ma questo modo di pensare si instaurerebbe in pianta stabile nelle vostre capocce di pezzi d’asino rimanendovi. Capite bene come questo comprometterebbe la prossima stagione ancora prima che inizi. Fosse per me vi avrei tagliato ad ogni sconfitta lo stipendio ma la società ha ritenuto di non doverlo fare. Ora poiché nelle vostre testoline non si instauri l’idea che si può allegramente perdere "tanto ci pagano egualmente"...
Saliti su un motocarro fummo condotti presso la segheria del paese dove dovemmo scaricare due camion di tronchi di larice lunghi venti metri.
Chi da molte giornate era irritato perché l’agenzia non accettava più scommesse sulla retrocessione del Lao Tse era Remo Sarcastico inviato della Gazzetta de Noantri:
“Peccato per il tinello, ma intanto la camera da letto me la rifaccio!”
Chi, sempre da molte settimane era pure irritato, ma per tutt’altra ragione, era Ciro Pennetta costretto suo malgrado a sostituire Remo Sarcastico nelle rituali interviste a Mi Son Ki:
“Mister ancora una sconfitta. La prossima stagione sarà ancora l’allenatore della squadra?”
“Dice il saggio: Se vuoi raggiungere la serenità, prendi la decisione di abbandonare tre cose: il bisogno di controllare tutto, la necessità di essere approvati e il bisogno di giudicare gli altri.”
Mi Son Ki elargendo il suo abituale sorriso si allontanava serafico a bordo della sua due ruote lasciando sul posto un Ciro Pennetta il di cui sguardo, perso nel vuoto, cercava invano di concentrarsi su un qualunque punto fermo.
Noi, dopo alcune giornate d’assenza, torniamo al nostro dovere di cronaca, naturalmente senza commenti se non quello relativo al brindisi, in questo caso consolatorio e al contempo di buon auspicio per la prossima stagione, a base di un eccellente Chianti Rufina riserva 2019 di Frascole.


10/02/2025 - Lascia perdere!
Villa presidenziale semideserta.
Irreperibile ormai da più giorni il DT Affaracci. Secondo voci, risulterebbe rintanato, in pianta stabile, nel locale night club “La Passerina”.
Irreperibile pure il ragionier Calcoletti il quale, essendo chiusa la birreria “4 Boccali” ( assente un Fresconi , avvistato tutt’altro che dispiaciuto per gli esiti del Lao Tse, su una plaja de Cuba con accanto un paio di “Birre” locali) sarebbe stato intercettato presso “La Sbronza”, una bettola di periferia, ormai incapace di stare in posizione eretta mentre proferiva i soliti sproloqui:
“…hic Messi si pentirà hic di non aver hic firmato hic il prosciutto San Daniele hic è meno salato di hic quello Toscano hic i nervetti hic di maiale hic che confezionava mio bisnonno hic Eustacchio hic hic si scioglievano hic in bocca hic lei signorina saprebbe fare dei nervetti? hic hic versi hic versi hic non vede hic che il bicchiere è vuoto?…”
Reperibile, una eroica Ernesta Tuttabaci in aderente abitino di tulle semitrasparente (restacomunquetantodaimmaginare) intenta a rifarsi il trucco allo specchio prima di affrontare le ire di Gamparini.
“Lascia perdere! Quell’ubriacone non ti noterebbe nemmeno se ti presentassi in bikini.”
Questo il commento dell'inserviente che l'assisteva.
Reperibile pure, suo malgrado, il sommelier personale del presidente, Gofredo Enautergot, che saliva e scendeva dalla cantina per fornire ad un furioso Gamparini del “tranquillante” sottoforma di Hermitage 2010 di Jean Louis Chave.
“Questo sbevazzone incallito si scola lo stipendio mensile di un dipendente in pochi minuti come fosse acqua fresca e manco saprebbe distinguere uno Syrah del Rodano da un qualunque Merlot del supermercato.”
Tutt’altro che irreperibile l’anziano tifoso del Lao Tse che sventolando copia della “Gazzetta de Noantri” intratteneva alcuni passanti:
“…avete letto come questi scribacchini cercano il pelo nell’uovo per giustificare le figuracce delle nostre allegre donzelle? Come se Marcello dopo averle prese da Annibale nella battaglia di Ascoli si fosse scusato con i romani dicendo che gli era entrato un moscerino nell’occhio.
Ai miei tempi, eravamo nel febbraio del ’38, subimmo l’ennesima sconfitta dalla Giulio Cesare. Rientrando negli spogliatoi ci attendeva l’allenatore Bombacci che fatici schierare sul’attenti ci passò in rassegna per buoni 45 minuti senza proferire parola. Saliti poi su un autocarro Ercole fummo trasferiti alle vicine cave dove trascorremmo il resto della giornata a impilare lastre di porfido.”
Irreperibile Remo sarcastico , impegnato in agenzia a piazzare scommesse sulla retrocessione del Lao Tse, toccava a un contrariato Ciro Pennetta affrontare la rituale intervista a Mi Son Ki:
“Mister ormai è una corsa inarrestabile verso la serie B?”
“Dice il saggio: La conoscenza è imparare qualcosa ogni giorno. La saggezza è lasciar andare qualcosa ogni giorno.”
Mentre lo sguardo del Pennetta si fissava in un punto imprecisato dell’orizzonte e la sua mente annaspava nella vana ricerca della comprensione un solare e serafico Mi Son Ki si allontanava lesto a bordo del suo inseparabile velocipede.